I LUBRIFICANTI PER I NOSTRI TRATTORI.
I LUBRIFICANTI PER I NOSTRI TRATTORI.
di Simone Marziano
Con questo articolo è mia intenzione darti alcuni chiarimenti sugli oli motore.
La funzione fondamentale dell’olio è di impedire il contatto fisico tra gli organi meccanici. Per esempio tra biella ed albero motore, tra cilindro e pistone, ecc. Ciò è possibile grazie ad una proprietà dell’olio: la viscosità. Essa è il parametro utilizzato dai progettisti per il dimensionamento degli organi meccanici lubrificati. Maggiore è la viscosità più elevata è la capacità dell’olio di sopportare pressioni e carichi, ma aumentano anche le perdite di energia nella coppia lubrificata. La viscosità, dell’olio da noi utilizzato, deve dunque essere la stessa di quella stabilita dal progettista.
Poiché la natura degli oli è tale che la loro viscosità diminuisce all’aumentare della temperatura nacque la classificazione SAE per gli oli unigradi (per esempio SAE 10, SAE 20, SAE 40, ecc.) Tale classificazione si riferisce alla temperatura ambiente per garantire durante l’avviamento la viscosità corretta. Per i climi rigidi furono messi a punto gli oli SAE W (W=winter, per esempio SAE 10W, SAE 5W, ecc.) perché in tali condizioni un SAE 40 congela.
In seguito migliorate le tecniche di preparazione dei lubrificanti nacquero gli oli multigradi ottenuti sempre dalla distillazione del petrolio ma opportunamente miscelati. Questi oli hanno la proprietà di mantenere la loro viscosità costante per un intervallo maggiore rispetto agli unigradi. Sono stati così commercializzati i SAE 15W 50, SAE 10W 40, ecc. oli in grado di essere utilizzati sia in estate che in inverno (vedi tabella). In questi casi si parla di oli a maggiore indice di viscosità.
Ma la classificazione SAE dà informazioni solo sulla viscosità, non ci dice se un olio e più o meno buono rispetto ad un altro.
Che differenza c’è tra due oli con stessa classificazione SAE?
Esiste un’altra classificazione la API. Essa dà una indicazione sulla durata nel tempo delle caratteristiche del lubrificante. Supponiamo che il ns. olio riporti l’indicazione API SF/CD la dicitura si legge in questo modo: guardiamo le prime due lettere che indicano la qualità dell’olio per un motore a benzina, la S infatti sta per Spark (=scintilla), la lettera F è un indice alfabetico di qualità crescente, per esempio un olio SF è migliore di un SE, che è migliore di un SD. Ovviamente un SG è migliore di un SF. Lo stesso è per i motori diesel, ma in questo caso occorre guardare le ultime due lettere (nel ns. caso CD). Qui C sta per Combustion (cioè per motori diesel. Anche in questo caso un olio con classificazione CD è migliore di un CC o di un CB, mentre un CF è qualitativamente migliore di un CD.
Per finire spendo due parole sulla differenza tra oli sintetici, semi sintetici (detti anche a base sintetica) e minerali. I minerali sono ottenuti miscelando le diverse basi lubrificanti ottenute dal grezzo (vedi i multigradi sopra descritti). Gli oli sintetici sono ottenuti creando la molecola lubrificante in laboratorio, con un opportuno procedimento di sintesi. I semi sintetici sono oli minerali con l’aggiunta di speciali additivi sintetici che ne migliorano le qualità. I vantaggi principali della molecola sintetica sono la costanza della viscosità nel tempo, l’alta resistenza all’ossidazione, composto lubrificante omogeneo. Per tale ragione un olio totalmente sintetico, rispetto ad un minerale di pari indice SAE, ha una classificazione API superiore.
Come scegliere un olio?
Cerca nel tuo manuale di manutenzione la gradazione SAE consigliata per es. SAE 10W 40, in tal caso puoi utilizzare un qualunque olio con lo stesso indice di viscosità oppure maggiore:
10W 50 (migliore in estate uguale in inverno), 15W40 (non va bene in inverno), 0W 40 (migliore in inverno, 5W 50 (migliore in estate ed in inverno). A parità di viscosità SAE scegli quello con indice API superiore. Comunque per non sbagliare fai come me ed utilizza il Mobil 1 100% sintetico SAE 5W 50 API SJ/CF cioè il TOP e non fare come Giovanni Trombatore che tagliò la testa al toro e montò sul Malaguti, anziché il carburatore 28 (come previsto), il mitico Bing 32 con un mostruoso rifiuto di benzina.
|